La bibliografia sulla filosofia del linguaggio nel Novecento e sui due autori considerati (L. Wittgenstein e M.Heidegger) è, come noto, di immense proporzioni. Considerata la destinazione didattica del lavoro svolto e il suo impiego nelle scuole secondarie superiori, è sembrato opportuno effettuare una selezione che, pur essendo necessariamente molto limitata, potesse comunque offrire alcuni interessanti spunti di riflessione. Al fine di elaborare questo percorso, sono stati consultati i testi e gli articoli qui di seguito elencati, ripartiti in diverse sezioni a seconda del loro possibile impiego didattico. Le prime due sezioni della presente nota bibliografica accolgono alcuni suggerimenti riguardo alla manualistica scolastica (Manuali ad uso scolastico) ed ai testi degli autori che sono stati utilizzati per la preparazione della sezione antologica (I testi dei filosofi). Le altre sezioni forniscono alcune indicazioni di massima sulla saggistica di approfondimento dei diversi temi, saggistica ulteriormente ripartita in contributi con possibile impiego didattico (Strumenti per la didattica) e testi di carattere più tecnico e specialistico (Quadri interpretativi per il docente), che si ritiene possano comunque essere utilmente consultati dal docente per la preparazione delle lezioni. L'ultima sezione (Per le integrazioni tematiche di carattere didattico) presenta infine alcuni suggerimenti per eventuali integrazioni di carattere non strettamente filosofico, che possono essere sviluppate per effettuare collegamenti con altre discipline di studio.
G. Boffi, C. Calabi, E. Cattanei, E. De Caro, L. Demartis, P. Demolli, R. Diodato, E. Fagiuoli, P. Ferri, M. Nicoletti, DAL SENSO COMUNE ALLA FILOSOFIA, Sansoni per la scuola, Firenze 2001
(per questo percorso sono stati utilizzati entrambi i tomi che compongono il volume terzo, ovvero PROFILI - che fornisce gli inquadramenti di carattere storico relativo agli autori - e DOMANDE E TESTI - la rassegna di testi che articola i principali problemi del dibattito filosofico assumendoli in continuità con le domande e le percezioni di senso comune)
... su L. Wittgenstein
(testo estremamente agile, chiaro ed esaustivo di cui si consiglia la lettura integrale per il docente che potrà poi utilizzarne anche alcune sezioni per la didattica in classe. E' utilmente diviso in due sezioni Dire, mostrare, tacere e Giocare, descrivere, agire che sintetizzano i principali temi della filosofia di Wittgentein e ne articolano lo sviluppo complessivo)
(si vedano in particolare i saggi Wittgenstein e il suo tempo pp. 19-30, Wittgenstein edito e inedito pp. 31-62, La teoria dell'immagine di Wittgenstein e la teoria del giudizio di Russell pp. 68-86, Il cosiddetto realismo del Tractatus pp. 101-113, Wittgenstein sulla natura della filosofia pp. 209-228, Wittgenstein e il relativismo etico pp. 297-303)
(in particolare i saggi I.Il Tractatus pp. 15-59, II.Transizione - Una nuova idea di filosofia - Due Wittgenstein o uno solo? pp. 59-103 , VI.Giochi linguistici e forme di vita pp. 241-286, Appendice.Wittgenstein e la filosofia continentale - Wittgenstein e Heidegger pp. 319-343)
(in particolare: Analisi dell'opera. La critica al 'Tractatus' e la nuova immagine del linguaggio, pp. 15-33; Giochi linguistici e forme di vita, pp. 38-44; Somiglianze di famiglia e ruolo della filosofia, pp. 44-52)
... su M. Heidegger
Per il percorso qui proposto si è fatto riferimento prevalentemente a questa presentazione tematica del pensiero di Heidegger:
Utili introduzioni di carattere generale a tutta la filosofia di Heidegger sono inoltre:
(Antologia storico-sistematica; si veda in particolare la sezione dell'Introduzione dedicata alla 'svolta', pp. LXXXII-XC )
(in particolare: III. Essere, evento e linguaggio, pp. 97-139)
Quadri interpretativi per il docente:
... su L. Wittgenstein
(Testo critico che propone un accostamento tra Wittgenstein e Leibniz con riferimento alla conoscenza 'per segni' ed all'attenzione al 'corpo sensibile del significare'. Per l'unità didattica in esame si vedano in particolare le considerazioni sulla teoria raffigurativa della proposizione in Wittgenstein e Leibinz. Forma logica e proiezione, pp. 13-39)
(Saggio di filosofia del linguaggio. Si vedano in particolare: La natura raffigurativa del pensiero e del linguaggio, pp. 31-85; Su ciò che non può essere detto (I): semantica, metalogica, matematica, pp. 215-270; Su ciò che non può essere detto (II): solipsismo e valore, pp. 271-285)
Testo attualmente disponibile in versione digitale (2002) sul sito dell'Università degli Studi di Milano (http://www.unimi.it) (si vedano in particolare i capitoli: Fatto, immagine, proposizione, pp. 13-46; Osservazioni sull'ideologia del Tractatus, pp. 127-146; Il passaggio al punto di vista del gioco, pp. 147-198)
(Opera monumentale di carattere estremamente tecnico di cui si consiglia, per il tema in esame, la consultazione del solo cap. VI - interamente dedicato a L. Wittgenstein - Il Tractatus di Wittgenstein: i paradossi dell'eliminazione dei paradossi, pp. 114-130, con particolare riferimento ai paragrafi Eliminazione delle inesprimibili aporie p. 115, Il linguaggio: raffigurazione dei fatti 'dal di fuori' pp. 116-118, Il campo visivo - il vedere e l'eliminazione dell'autocoscienza pp. 118-119, Intrascendibilità del linguaggio pp. 124-125, Conclusioni: aporeticità del linguaggio perfetto, p. 129)
(Studio sul 'pensiero' e sul suo nesso imprescindibile con il linguaggio, al confine tra logica e linguistica. Si vedano soprattutto le parti: Una tesi wittgensteniana: il mondo è ciò senza di cui non capiremmo la logica pp. 54-56, "Un'arte nascosta nelle profondità dell'animo umano" pp. 161-172 , Ciò che 'l'uomo non filosofo' sa pp. 173-181, Non ti farai immagini, ovvero il Filosofo e l'Arte pp. 182-194, Quasi una conclusione, ovvero l'inconclusività di un dialogo pp. 201-205)
(originale percorso che, attraverso Wittgenstein, riflette sui problemi filosofici del linguaggio, della scrittura e dell'immagine: il testo è una 'partitura per il pensiero filosofico' per immagini e testi, un lavoro sulla raffigurazione iconica e sul suo significato per la filosofia che 'scrive' ciò che non può essere detto, inaugurando una prospettiva di 'etica della scrittura'; il testo è di accattivante lettura, e la proposta 'iconica' può essere per alcune parti utilizzata a scopo didattico, anche se la tesi finale esposta ha un taglio interpretativo molto particolare che richiede un lungo lavoro attraverso i testi per poter essere compresa ed è perciò difficilmente utilizzabile in ambito didattico)
... su M. Heidegger
(in particolare: I. L'impensato da pensare pp. 29-66, II. Le parole del pensiero aurorale pp. 67-91, VIII. Heidegger e la ricerca del linguaggio perduto)
(Approfondita disamina del pensiero di Heidegger in cui si individua nel linguaggio e nella parola lo spazio in cui può sorgere una possibile ontologia. Si vedano soprattutto le parti: La domanda sull'essere e l'ascolto della parola: l'uomo è un colloquio che custodisce le regioni del mondo pp. 29-70, Parola ed essere: in cammino verso il linguaggio pp. 175-212, Il linguaggio pp. 213-239, L'esperienza dell'ente e il senso dell'essere pp. 295-300)
(in particolare: IV. Essere e linguaggio, pp. 105-141)
Per le integrazioni tematiche di carattere didattico:
(per il tema dell'autoriferimento nei paradossi della filosofia classica si vedano: Il paradosso del mentitore p. 89, e le varianti Il paradosso del barbiere p. 26, Il dilemma del coccodrillo p. 31, Il paradosso dell'avvocato p. 83)
(in particolare si vedano i tre capitoli consecutivi Linguaggio, etica e raffigurazione, Il Tractatus riesaminato: un atto etico, L'uomo Wittgenstein: riflessioni e ripensamenti, pp. 121-