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Il cammino della tolleranza. Storia e critica di un concetto politico dall’epoca moderna al dibattito contemporaneo
Padova, 26-27 Maggio 2015
Nella storia del pensiero politico occidentale l’idea di tolleranza ha costituito, ancor prima che un principio astratto, un concreto spazio pubblico di riconoscimento di diritti civili e partecipazione politica all’interno del processo di sviluppo di sistemi democratici. Nel corso della sua lunga evoluzione tale concetto ha subito però radicali mutamenti passando così dall’espressione della rivendicazione di una libertà religiosa da parte di comunità tradizionalmente protestanti, a principio istituzionale di regolazione della convivenza politica largamente accettato, seppur allo stesso tempo criticato, in quanto concepito come surrettizio strumento di dominio politico egemonico.
In occasione dei 250 anni dalla pubblicazione della voce Tolérance all’interno dell’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert e a 50 anni da quella del saggio di Herbert Marcuse, Repressive Tolerance, nel quale venivano denunciati i limiti di una tolleranza utile ad avallare una politica lassista e privata di ogni responsabilità morale, si intende stimolare una riflessione che, procedendo da differenti prospettive disciplinari – filosofia, letteratura, storia, teologia, politologia, giurisprudenza – , sondi l’attuale validità di questa nozione, centrale all’interno del dibattito contemporaneo, particolarmente in relazione ad alcune questioni fondamentali nella società postmoderna, quali pluralismo emulticulturalità.
A titolo puramente esemplificativo si propongono alcuni possibili temi sui quali sarebbe auspicabile promuovere la riflessione:
- L’evoluzione del concetto di tolleranza, un percorso plurisecolare. L’idea di tolleranza assume in età moderna una mobilità tale da non permettere di attribuire al concetto un valore neutro e stabile; a seconda del contesto storico e geografico di riferimento le definizioni e gli usi della tolleranza divergono, talvolta anche notevolmente. Di conseguenza si incoraggiano studi che, affrontando le origini, gli sviluppi, la cristallizzazione e le criticità di tale idea e pratica politica, documentino l’itinerario storico di questa idea, mettendo in risalto punti di contatto e di rottura fra testi ed epoche differenti. Si sollecita anche una riflessione su singoli autori che hanno messo a punto nel corso dei secoli questa nozione, come ad esempioSpinoza, Locke, Voltaire, Mill, Marcuse. Si caldeggiano inoltre interventi su opere letterarie, giuridiche o teologiche che hanno contribuito al dibattito sulla tolleranza.
- La tolleranza tra valore e disvalore. Il saggio di Marcuse sopra menzionato mise in discussione l’idea di tolleranza come valore assoluto, ponendo le basi per un profondo ripensamento del concetto di tolleranza alla luce dell’affermazione della democrazia capitalista del secondo dopoguerra. La comparsa di quel volume impose ed impone ancora oggi una riflessione sul sistema di valori della società contemporanea; si sollecitano quindi interventi sulla querelle novecentesca in merito all’efficacia – o all’inadeguatezza – di una strategia della tolleranza, particolarmente da un punto di vista filosofico, politico, letterario, giuridico e teologico. Potranno essere presi in considerazioni non soltanto studi sull’opera di Marcuse, ma anche su teorici successivi che riprendano in maniera originale la critica del pensatore francese, come ad esempio la giurista Lani Guinier (The tyranny of the majority, 1994) o il filosofo e psicoanalista Slavoj Zizek (Ein Plädoyer für die Intoleranz, 1998).
- Tolleranza, democrazia e multiculturalismo: teorie e pratiche delle politica contemporanea: La dimensione globalizzata del mondo postmoderno ha favorito nel corso degli ultimi decenni una produzione di incontri e scambi multiculturali senza precedenti, dai quali sono tuttavia spesso nati conflitti, talora particolarmente cruenti, radicati proprio nell’ostilità verso differenti posizioni culturali, religiose, politiche o economiche. Nella teoria politica più recente è stata talvolta riproposta la valorizzazione di una pratica della tolleranza come unica soluzione adatta a raggiungere la pacificazione di sanguinarie diatribe che si fondano su questainsofferenza interculturale, la quale si ripropone, in rapporto al problema dell’integrazione, anche lontano da scenari di guerra celebrati, nelle democrazie occidentali. Si propone di conseguenza di riflettere sul valore che la tolleranza può assumere nel dirimere queste difficili controversie con le quali la politica contemporanea deve necessariamente confrontarsi e sulle ripercussioni che una politica della tolleranza potrebbe avere nel contesto delle democrazie liberali.
Le lingue ufficiali del Convegno sono l’italiano, l’inglese, lo spagnolo e il francese. Le proposte di partecipazione dovranno essere inviate elettronicamente entro il giorno 1 Marzo 2015 all’indirizzo: convegnotolleranza2015@gmail.com e dovranno comprendere un abstract di circa 300 parole e un breve curriculum scientifico. Il tempo previsto per ogni comunicazione è di massimo 15 minuti. É prevista una quota di partecipazione, fissata in € 50, comprensiva della partecipazione al Convegno, alla cena sociale e ai coffee break. Le spese di viaggio ed alloggio sono a carico dei partecipanti. É prevista la pubblicazione di un volume contenente gli interventi più significativi, selezionati dal comitato scientifico.
Ulteriori informazioni, tra cui i nomi dei relatori principali e dei componenti del comitato scientifico, possono essere trovate al sito: http://tolleranza2015.wordpress.com/
Comitato Scientifico:
Paolo Bettiolo (Scuola Galileiana di Studi Superiori);
Adone Brandalise (Università degli Studi di Padova);
Vincenzo Pace (Scuola Galileiana di Studi Superiori);
Paolo Scotton (IMT Alti Studi di Lucca);
Enrico Zucchi (Università degli Studi di Padova).