cf_titolo.jpg (12289 byte) NUMERO 4

DICEMBRE 1998

editoriale
di Mario De Pasquale

Il n. 4 di Comunicazione Filosofica entra in rete con qualche ritardo. Naturalmente la pausa estiva, ha rallentato i lavori, ma il ritardo l’abbiamo anche voluto. Volevamo inserire in questo numero alcune sezioni degli atti conclusivi dei lavori del Convegno, tenutosi a Reggio Emilia dal 22 al 24 ottobre1998, sull’insegnamento della filosofia in Italia, Spagna e Portogallo, organizzato dalla Sfi, dalle associazioni corrispettive spagnole e portoghesi, dall’istituto Banfi.

In questo numero desideriamo promuovere la riflessione e aprire il dibattito su alcune questioni di rilevante importanza in didattica della filosofia.

1) La prima questione è quella della formazione iniziale e in servizio degli insegnanti di filosofia. In particolare pubblichiamo le relazioni introduttive e le conclusioni che si riferiscono ai lavori di gruppo, nel Convegno di Reggio Emilia, dedicati alla formazione iniziale degli insegnanti di filosofia e all’insegnamento della filosofia nella scuola dell’obbligo nei tre paesi. I contributi, che hanno natura sostanzialmente informativa, sono di Gutierrez (Barcellona), Morgadignho (Lisbona) De Pasquale.

L’intervento di Cosentino pone alcune importanti interrogativi su alcuni aspetti generali del problema della formazione dei docenti.

Il confronto con i colleghi spagnoli e portoghesi è stato interessante. In Spagna e Portogallo la formazione universitaria degli insegnanti di filosofia, attraverso corsi biennali di specializzazione post laurea, è una realtà operativa da anni. In Italia esiste una legge, ma nulla ancora è partito. Si comincia a pensare in alcune Università ad organizzare i curricoli e tutto il resto.

L’esperienza pluriennale di Spagna e Portogallo può offrirci qualche elemento di riflessione e orientare meglio la preparazione dei corsi nelle nostre università, sulla base della considerazione dei risultati ottenuti nei paesi che già hanno sperimentato i modelli.

Per la formazione in servizio pubblichiamo i programmi di due Corsi di Perfezionamento post laurea in Filosofia e didattica della filosofia esistenti nelle Università di Bari e di Padova. Costituiscono due modelli positivi di offerta di formazione in servizio.

2) La seconda questione è quella della definizione dei saperi minimi, del ruolo che in essi occupa la filosofia. Connessa a questa è la questione della collocazione dell’insegnamento della filosofia nella scuola dell’obbligo. Nel convegno di Reggio Emilia anche su questo punto vi è stato un fruttuoso confronto tra italiani, spagnoli e portoghesi. Pubblichiamo il contributo di A. Bianchi sui saperi minimi e di D. Massaro sulla filosofia nella scuola dell’obbligo, che raccoglie l’intervento introduttivo e conclusivo dei lavori di gruppo tenutosi a Reggio Emilia sull’argomento.

Sulla questione si apre un dibattito. Siete invitati a intervenire. Inviate i lavori al direttore o ai vice direttori della rivista ed essi saranno poi visti ed eventualmente inseriti in coda agli articoli.

3) La terza questione riguarda la terza prova degli esami di stato. Credo che tutti sappiano i termini del problema, almeno a livello generale. Vi sono interrogativi, aspettative e preoccupazioni nelle nostre scuole sulle nuove prove. Il contributo di M. Pinotti, che espone in modo critico gli elementi centrali della questione, apre il dibattito. Siete invitati a intervenire anche su questo tema. Le procedure da seguire sono simili a quelle descritte nel punto precedente.

Nel numero pubblichiamo anche alcuni interessanti percorsi didattici attraverso i testi filosofici, un ipertesto su filosofi contemporanei, contributi vari di didattica empirica.

Nella rubrica dedicata alla riflessione teorica pubblichiamo un contributo di Deiana sulla questione della formazione etica e dell’insegnamento della filosofia. Deiana da tempo sta orientando la sua riflessione su questo tema.

G. Polizzi risponde ai rilievi posti da alcuni colleghi al suo contributo nel n. 3 della rivista.

La rivista può diventare un luogo di comunicazione, cioè non solo di informazione ma di partecipazione delle proprie esperienze e di scambio, solo se promuove interazione. Vi invitiamo a scriverci, a intervenire sui temi che affrontiamo nei numeri, a discutere, a organizzare e a produrre ricerca insieme a noi.

Nell’immediato futuro vi offriremo contenuti e occasioni di ricerca direttamente o indirettamente collegate alla Sfi e alla rivista. Nell’ultima riunione della Commissione Didattica Nazionale della Sfi abbiamo cercato di pensare ad un’organizzazione sinergica delle risorse per la ricerca in didattica della filosofia e abbiamo scelto alcuni settori privilegiati di ricerca. Ve ne parleremo in un prossimo articolo e vi proporremo di collaborare.

Sommario del numero 4 di Comunicazione Filosofica